ADDIO ALLA PROFESSORESSA LUCIA MINERVINI SANCILIO, IL DISCORSO DEL SINDACO

Giovedì 8 settembre 2016,  è stato celebrato nella Chiesa di San Biagio di Vignate il funerale della Professoressa Lucia Minervini Sancilio, già dirigente scolastico e cittadina onoraria del Comune di Vignate.

Durante il rito funebre il Sindaco Paolo Gobbi ha ricordato Lucia Minervini Sancilio, persona di grande spessore, incisiva per la comunità vignatese come operatore della cultura in qualità di docente delle scuole medie locali, informatrice di avanzato sistema didattico per generazioni di alunni e della persona sempre solare e radiosa qual era.

Il discorso integrale del Sindaco Paolo Gobbi
La prof.ssa Sancilio era una cittadina vignatese e non solo perché nel 2008 il Consiglio comunale di Vignate le ha conferito la cittadinanza onoraria, ma anche perché negli anni in cui ha lavorato nella nostra scuola si è affezionata talmente tanto alla nostra comunità che per lei Vignate era diventato un luogo in cui si sentiva a casa.Arrivata alla scuola media di Vignate nell’anno dell’istituzione delle prime classi nel 1964, ha insegnato nella nostra scuola fino a diventarne preside nel 1989 per poi terminare anche questa attività nel 1995, anno del meritato collocamento a riposo.

Da allora la sua attività non si è limitata alla sola scuola ma si è allargata a tutto il paese: non c’era festa, manifestazione o incontro istituzionale che non la vedesse presente magari corredata di qualche oggetto stravagante oppure con un bel vassoio di dolcetti da offrire a chiunque gli si fosse trovato davanti.
Come dimenticare quella signora con quel rossetto fiammeggiante che irrompeva nelle classi durante le lezioni facendo bolle di sapone e lanciando cioccolatini agli alunni.

Sì, la Preside Sancilio era così. Sembrava non si prendesse mai sul serio facendo sempre battute su lei e su suo marito ma poi raccontava storie o aneddoti di rara profondità che solo una persona di grande cultura può conoscere.

Ma il ricordo più bello che porto nel cuore è il ballo lento che alle 4.00 di mattina della notte di Natale faceva abbracciata al suo Gino sulle note di “tu scendi dalle stelle” eseguite dalla nostra banda nella sua casa di Milano. Ho avuto l’onore di accompagnare la banda in questa tradizione natalizia e quella sera mi ricordo che a tutti i presenti è caduta almeno una lacrima d’emozione: il rumore del trombone che rimbombava nel piccolo salotto di quella casa di Milano, diventava un dolce accompagnamento di un momento di puro amore fra due persone che si stringevano con gli occhi chiusi con la stessa semplicità di due ragazzini innamorati.

Settimana scorsa l’ho sentita per l’ultima volta mentre era ricoverata in ospedale. Era sorridente e come al solito dalla battuta facile e mi ha fatto promettere che l’avrei ricevuta nel mio ufficio quando sarebbe venuta la prossima volta a Vignate perché mi ha detto che aveva voglia di sorridere e venire a Vignate gli faceva venire il buon umore.

Ecco, oggi per noi è difficile sorridere ma mi piace pensare che la nostra cara preside in questo momento sia felice perché anche in questo suo ultimo viaggio è potuta passare dalla sua cara Vignate e incontrare tutti i suoi amici.

Arrivederci preside, grazie di averci insegnato che si può amare la propria professione fino a farla diventare la ragione principale della propria vita e grazie anche per averci fatto capire che è importante essere sempre positivi e prendere quello che viene con un sorriso perché, come diceva Santa Madre Teresa di Calcutta, “Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso”, e lei, con i suoi sorrisi e le sue azioni ne ha fatto per tutti noi.