Giornata della Memoria 2022

Cari cittadini,

in questo periodo in cui lo strascico della pandemia ha influito pesantemente sulla socialità e sulla voglia di socialità ci apprestiamo a ricordare la Giornata della Memoria 2022. Consapevoli di questo momento di sconforto vorremmo comunque condividere con tutti voi uno spunto di riflessione che ci accompagni non solo in questa giornata ma che sia un piccolo seme che ci stimoli ad una nuova rinascita.

“Chiunque abbia studiato l’olocausto si può rendere conto che non si è trattato solo della tragica vicenda di milioni di vite europee ingiustamente trucidate, ma anche di un fallimento collettivo”.

Prediamo in prestito queste parole di Jack Fairweather, autore del libro “Volontario ad Aushwitz”, per puntare l’attenzione anche su questo aspetto dell’olocausto ovvero l’incapacità della società di allora di riconoscere e reagire a un orrore di portata immensa. Persone comuni oneste e rispettabili in tutti i paesi europei per paura e indifferenza sono restate ai margini della storia e della vita civile concentrate sul proprio vivere quotidiano già provato dagli strascichi della Grande Guerra. E così, si è avverato quello che recita una frase forse un po’ troppo utilizzata e poco capita di Edmund Burke: “Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione”.

Eppure…

Eppure in quella notte nera molte sono state le luci che hanno squarciato con coraggio il velo dell’indifferenza, a volte a prezzo della propria vita. Queste luci, persone perlopiù sconosciute ma con grandi storie alle spalle, sono ricordate nello Yad Vashem a Gerusalemme: sono i Giusti tra le Nazioni. Ad oggi se ne contano circa 28.000 di cui ben 734 italiani. Per lo più persone semplici contadini, operai, professionisti come Carlo Angela, commercianti come Giorgio Perlasca, religiosi come don Pietro Pappagallo, religiose Maria Agnese Triboli, carabinieri, poliziotti come Giovanni Palatucci e per quanto improbabile possa sembrare miliziani fascisti come Ferdinando Natoni.

Ecco…assieme al doveroso ricordo di tante vite sprecate è questo quello che vorremmo ricordare con voi: il coraggio di tanti italiani che in tempi bui sono stati capaci di vincere paura e indifferenza e si sono ricordati di far parte di una comunità prendendosi cura di italiani e non, nella speranza di una società migliore.

In quest’era della comunicazione che viviamo, prendiamoci un po’ di tempo per cercare qualcuno dei nomi di questi Giusti e ricordandoli lasciamoci ispirate dalle loro storie.

Buona Memoria

 

Bibliografia per ricordare:

  • Jack Fairweather, Volontario ad Aushwitz;
  • Enrico Deaglio, La banalità del bene: storia di Giorgio Perlasca;
  • Nazzareno Giusti, Giovanni Palatucci, una vita da riscoprire;
  • Antonio Lisi, Don Pietro Pappagallo, martire delle Fosse Ardeatine;
  • Alberto Toscano, Gino Bartali Una bici contro il fascismo;
  • Gabriele Nissin, Il bene possibile. Essere giusti nel proprio tempo.

 

Federica Oliveri
Assessore alla Cultura Comune di Vignate