L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali che circolano in tutto il mondo. Nei climi temperati, come in Italia, le epidemie stagionali si verificano principalmente durante l’inverno, mentre nelle regioni tropicali l’influenza può verificarsi durante tutto l’anno, causando epidemie in modo più irregolare. In tutto il mondo, si stima che queste epidemie annuali causino da 3 a 5 milioni di casi di malattia grave e da 290.000 a 650.000 decessi per cause respiratorie. L’influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo ed è tra le poche malattie infettive che di fatto ogni individuo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive. Le epidemie possono provocare alti livelli di assenteismo in ambito scolastico e lavorativo e perdite di produttività. Gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri per influenza possono aumentare durante i picchi della malattia. Le persone anziane, i bambini più piccoli, le donne in gravidanza e le persone con deficit della risposta immune o con malattie croniche sono maggiormente soggetti a forme gravi, ma tutta la popolazione può sviluppare gravi complicanze, tra cui polmonite, miocardite ed encefalite, che possono portare al decesso. Il tasso di mortalità complessivo stimato legato all’influenza è di 13,8 decessi ogni 100.000 persone ogni anno. Pertanto, si rende necessario intensificare i programmi di vaccinazione e le misure di prevenzione, proteggendo in particolare la salute dei gruppi di popolazione più a rischio attraverso la vaccinazione contro l’influenza stagionale.
In Europa, la circolazione dei virus influenzali è stata più elevata a dicembre 2024 e gennaio 2025, con una predominanza dei virus influenzali di tipo A. Il ceppo influenzale A(H1N1)pdm09 ha predominato in Europa settentrionale, mentre in Europa orientale vi è stata una co-circolazione quasi uguale di virus A(H1N1)pdm09 e A(H3N2).
In Italia, è stata osservata la co-circolazione di diversi agenti patogeni respiratori, virali e batterici. L’incidenza delle ILI, in Italia, ha raggiunto, nella quarta settimana del 2025, il picco epidemico con un valore pari a 17.6 casi per mille assistiti. Il numero di ILI è stato sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori tra i quali il virus respiratorio sinciziale (VRS) e il Rhinovirus.
Le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sulla composizione dei vaccini, per l’emisfero settentrionale, contro i virus influenzali sono rese disponibili nel mese di febbraio di ogni anno per la stagione successiva. Nel febbraio 2025, l’OMS ha raccomandato la nuova composizione vaccinale per la stagione 2025/2026 elencando i ceppi virali da inserire nell’aggiornamento della formulazione trivalente indicata per la protezione contro l’influenza stagionale con inizio nell’autunno 2025.
Le raccomandazioni annuali per l’uso dei vaccini antinfluenzali in Italia sono elaborate dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e le Regioni/PPAA, dopo la revisione di una serie di aspetti, come il trend epidemiologico della malattia influenzale e le popolazioni target per la vaccinazione, la sicurezza, l’immunogenicità e l’efficacia dei vaccini antinfluenzali e altri aspetti rilevanti.